salute mentale: il silenzioso grido della società moderna
affrontare le sfide del benessere psicologico in un mondo sempre più complesso
La salute mentale riguarda tutti, indipendentemente dall’età, dal genere o dal contesto sociale, ogni individuo può sperimentare difficoltà psicologiche nel corso della propria vita. Secondo uno studio dell’organizzazione mondiale della sanità (oms), circa una persona su otto convive con un disturbo mentale. Tra le fasce più colpite troviamo adolescenti, giovani adulti e lavoratori esposti a stress prolungato.
La salute mentale non si limita all’assenza di malattie. Quest’ultima include il benessere psicologico, emotivo e sociale, determinando il modo in cui affrontiamo lo stress, ci relazioniamo con gli altri e prendiamo decisioni. Disturbi comuni come depressione, ansia e stress cronico stanno diventando sempre più diffusi, soprattutto in risposta alle pressioni della vita moderna, come l’iperconnessione digitale ed il ritmo accelerato della quotidianità. L’attenzione verso la salute mentale è esplosa negli ultimi anni, specialmente durante e dopo lo scoppio della pandemia di covid-19, che ha accentuato le fragilità già esistenti.
Tuttavia, il problema non è nuovo poiché già da decenni, gli esperti segnalano l’aumento esponenziale di problemi mentali tra la popolazione, ma solo di recente la società ha cominciato a riconoscere l’importanza del benessere psicologico come parte integrante della salute generale. Il problema della salute mentale è globale, ma le sue manifestazioni variano da cultura a cultura.
Nei paesi più industrializzati, il ritmo frenetico del lavoro, la mancanza di equilibrio tra vita privata e professionale e l’isolamento sociale sono fattori chiave. Nei paesi a basso reddito, invece, povertà, conflitti e mancanza di accesso alle cure aggravano di molto la situazione. Tuttavia, in ogni parte del mondo, lo stigma che circonda la malattia mentale resta un ostacolo importante per chi cerca aiuto. Le ragioni dietro l’aumento dei problemi di salute mentale sono complesse.
La società moderna pone enormi pressioni sugli individui: dalle aspettative sociali e lavorative, alla necessità di essere sempre connessi e performanti. La crisi climatica, le tensioni politiche e la precarietà economica contribuiscono a generare un senso collettivo di ansia e incertezza. La digitalizzazione, sebbene abbia migliorato la nostra vita in molti modi, ha anche amplificato la comparsa di fenomeni come la solitudine, il cyberbullismo e il confronto sociale costante attraverso i social media.
Un fenomeno molto diffuso nell’ultimo periodo, il quale si sente parlare spiacevolmente troppo frequentemente è il femminicidio, dove la maggior parte delle volte colui che uccide, è affetto da squilibri mentali. Per affrontare questa crisi, è fondamentale che la società promuova un cambiamento culturale. Serve un accesso più equo ai servizi di supporto psicologico, maggiore educazione sulle malattie mentali e politiche di prevenzione in ambito scolastico e lavorativo. Parlare apertamente di salute mentale, senza stigmi, è il primo passo verso una società più empatica e attenta ai bisogni psicologici di tutti.
In conclusione, la salute mentale è un aspetto essenziale del benessere umano che richiede attenzione e cura in un mondo sempre più complesso. Solo attraverso un impegno collettivo potremmo costruire una società capace di supportare chi ne ha più bisogno.